lunedì 25 novembre 2019

Torcioni con tonno, pesto e pomodori ciliegino

Torcioni con tonno, pesto e pomodori ciliegino







Ingredienti (per 4 persone):


  • 350/400 g torcioni home made  (potete sostituirli con farfalle, trofie, strozzapreti)
  • 1 spicchio grande di aglio privato dell'anima (risulterà più digeribile)
  • Mezza cipolla dorata
  • 1 piccolo peperoncino secco (facoltativo)
  • 3 filetti di acciughe sott'olio
  • 2 cucchiai abbondanti di olio evo
  • 15 pomodorini ciliegino (per gusto personale io li ho privati della loro buccia, potete anche non farlo)
  • Mezzo bicchiere di vino bianco
  • 150 g di tonno al naturale o tonno sott'olio (privato del suo olio di conservazione)
  • 190 g di pesto genovese



Per prima cosa mettete a bollire l'acqua per la pasta.
Mondate e private poi della buccia i vostri pomodorini ciliegino, siate molto delicati, se sono piccolini tagliateli a metà, invece se sono più grossi in 4, privateli dei semi e metteteli da parte.
Ora prendete una bella e capiente padella antiaderente e aggiungete l'olio, l'aglio, la cipolla tagliata a fette grandi, tanto poi va eliminata, (a chi piace può anche lasciarla, ma deve tagliarla più sottile) e il peperoncino.
Fate cuocere a fiamma moderata, fino a che aglio e cipolla si saranno ben dorati, ci vorranno pochi minuti.
Unite le acciughe e fatele dissolvere per un minuto a fiamma bassa, ora tocca ai pomodorini, fateli andare per qualche minuto, sfumandoli con il vino bianco.
Una volta evaporato il vino, aggiungete il tonno, schiacciatelo con una forchetta non troppo, con un cucchiaio di legno amalgamate gli ingredienti e fate andare qualche minutino ancora.
Spegnete il fuoco ed aggiungete il pesto, date una mescolata alla buona, non vi preoccupate.
Quando l'acqua bolle, unite il sale e la pasta e portatela a cottura, scolatela 2 minuti indietro di cottura, perchè finirà di cuocere in padella con il condimento.
Prima di eliminarla del tutto l'acqua di cottura, aggiungetene nella padella qualche cucchiaio. Oppure aiutandovi con un colino o un ragno da cucina prelevate direttamente dalla pentola la pasta trasferendola nella padella con il sugo, cosicchè porti con se anche l'acqua necessaria.
Trasferita completamente la pasta nella padella date una rapida rimestata, accendete il fuoco a fiamma moderata completate la cottura della pasta facendola saltare ed insaporire per un paio di minuti, l'amido contenuto nella pasta aiuterà la formazione di una deliziosa cremina.
Io nella preparazione del piatto non ho usato altro sale, perchè tra quello usato per cuocere la pasta, e le acciughe è più che sufficiente, io per  mio gusto l'ho trovato perfetto, a chi vuole può aggiungerlo senza problemi.
Servite caldo.
Buon appetito!

Torcioni con ferro

Torcioni con ferro







Ingredienti:

  • 400 g farina di semola rimacinata
  • 230/240 ml acqua tiepida


Su un piano da lavoro formare con la semola la classica fontana.  Aggiungete poco per volta l'acqua tiepida e con l'aiuto di una forchetta incorporate la farina, quando il composto inizia ad essere difficoltoso da lavorare con la forchetta, ripulitela e proseguite a mano. Lavorate l'impasto per 10 minuti almeno, deve risultare un panetto liscio ed omogeneo. Far riposare per 15 minuti sul piano da lavoro coperto da un canovaccio inumidito.





Riposato l'impasto, prelevate piccoli pezzi, stando attenti a ricoprire sempre con il canovaccio inumidito l'impasto che non andrete a lavorare, eviterete così che si secchi.
Formate dei filoncini non troppo grossi e ricavatene con un coltello dei cilindretti di 5/7 cm di lunghezza.

Infarinateli bene e con l'aiuto del ferro, arrotolate il cilindretto intorno ad esso, mantenendo delicatamente la prima estremità con il vostro pollice.
Da questo punto vi spiegherò 2 procedimenti, uno per principianti, l'altro per i più esperti. Il risultato sarà pressochè uguale.





Procedimento livello principiante:
Una volta arrotolato, appoggiate sul piano da lavoro e con il palmo della mano sempre delicatamente premete e rollate il cilindretto sul ferro, spingendolo prima verso sopra e poi verso di voi, estraete ora il vostro torcione (miraccomando infarinate molto bene i cilindretti così sarà più facile l'estrazione della pasta formata dal ferro).





Procedimento livello esperto:
Una volta bloccato con il pollice la prima espremità, come da foto, appoggiate sul piano da lavoro, sempre con il palmo della mano andate a rollare verso di voi il ferro con il cilindretto, vedrete che il ferro richiamerà il cilindretto di pasta creando il vostro torcione.





Procedete a terminare tutto l'impasto.






lunedì 11 novembre 2019

Cime di rape stufate

Cime di rape stufate





Le cime di rape sono l'ortaggio che più adoro, è versatile e si sposa con qualsiasi alimento.
Può essere utilizzata dagli antipasti, ai primi, secondi, contorni.
Svariati sono gli utilizzi.
Questa personalmente è la ricetta della mia mamma e che ho fatto mia perchè è il mio piatto preferito, si usa prepararle accompagnate con la salsiccia fresca per la vigilia di Santa Cecilia il 22 novembre, festività che da noi a Taranto da inizio alle festività natalizie, insieme ad altre leccornie della tradizione, ma le vedremo più in la.
Per chi ama le cime di rape come me, i sapori decisi e amari, questa ricetta fa per voi.


Ingredienti:

  • 1 kg abbondante di cime di rapa
  • 2 cucchiai di olio evo
  • Mezzo limone
  • 135 ml vino bianco 
  • 2 bicchieri di acqua calda
  • 1 peperoncino secco
  • 2 pizzichi di sale
  • 1 cipolla piccola intera

  • Filo di olio evo q.b.


Procedimento:

Mondate le cime di rape eliminando le foglie rovinate o dure, mettete in ammollo in acqua fredda per 20 minuti, con un cucchiaino di bicarbonato.

  
Risciacquate per 2/3 volte molto bene il vostro ortaggio.
Prendete un tegame capiente e inserite 2 cucchiai abbondanti di olio, la cipolla tagliata a fette e il peperoncino. 

Fate appassire la cipolla a fiamma bassa (se avete il piano ad induzione usate l'intensità 4) ci vorranno 5 minuti buoni e poi eliminatela (se piace potete anche lasciarla ma tagliatela a fette più sottili, io per gusto personale la tolgo).
Lavate molto bene un limone se avete quelli biologici ancora meglio, tagliatelo a metà e tagliate la punta esterna e con la parte tagliata, mettetelo nel centro del tegame.
Aggiungete le rape, il vino e chiudere con il coperchio.



Fate cuocere a fiamma moderata e dopo 30 minuti , togliete il limone che si sarà svuotato della sua polpa, e proseguite la cottura delle vostre rape aggiungendo 2 bicchieri di acqua calda e il sale, e continuare la cottura per altri 30/40 minuti, saranno pronte quando gran parte del liquido sarà evaporato e la forchetta si può infilzare senza nessun problema. 
Io le consumo sia come secondo che come contorno.
Servite calde!
 

Suggerimenti:
Potete accompagnare le vostre cime di rape stufate con dei crostini di pane.

domenica 10 novembre 2019

Orecchiette

Orecchiette





Vorrei spendere due parole sulla pasta fresca, sento tantissima, ma tantissima gente che durante la preparazione della pasta fresca usa olio nell'impasto. 
Assolutamente No!
Anche se alcuni utilizzano l'olio non significa che è una cosa giusta da fare. 
La pasta fresca è composta solo di acqua e semola di grano duro rimacinata, massimo si può utilizzare anche la farina 00 in proporzione con la semola. 
Il sale fino poi è inutile inserirlo all'interno dell'impasto, anche perchè verrà salata l'acqua di cottura. 
Sono ricette povere della tradizione, dove venivano usati pochi e semplici ingredienti.
Detto questo, buon proseguimento con la ricetta.


Ingredienti:


  • 600 g semola di grano duro rimacinata
  • 320 ml acqua tiepida


Su un piano da lavoro formare con la semola la classica fontana. 
Aggiungete poco per volta l'acqua tiepida e con l'aiuto di una forchetta incorporate la farina, quando il composto inizia ad essere difficoltoso da lavorare con la forchetta, ripulitela e proseguite a mano.
Lavorate l'impasto per 10 minuti almeno, deve risultare un panetto liscio ed omogeneo.
Far riposare per 15 minuti sul piano da lavoro coperto da un canovaccio inumidito.
Riposato l'impasto, prelevate piccoli pezzi, stando attenti a ricoprire sempre con il canovaccio inumidito l'impasto che non andrete a lavorare, eviterete così che si secchi.
Formate dei filoncini non troppo grossi e ricavatene con un coltello dei cubetti, cercate di farli della stessa grandezza.
Con le dita e l'aiuto della punta di un coltello con la punta della lama tonda e liscia (io uso il coltello dell'ikea, facente parte del servizio Fornuft da 24 pezzi) trascinate verso di voi il cubetto formando una conchiglietta che andrete poi a rigirare al contrario ed avrete la vostra orecchietta. 



Da noi in Puglia è tradizione della domenica preparare le orecchiette da condire con il ragù, oppure con le polpette al sugo.
Sono famosissime anche le orecchiette alle cime di rapa, buonissime.
Si usa preparare anche i maritati, sempre da condire con il sugo e polpette o ragù, è una combinazione di orecchiette e tipo simil strozzapreti, per realizzarli, dovete creare un filoncino un pò più stretto di quello delle orecchiette e tagliare dei pezzetti stretti e lunghi, e usare tutta la lama del coltello questa volta e non solo la punta come per le orecchiette e trascinare sempre verso di voi. Ed ecco che otterrete il formato della pasta desiderato.










mercoledì 6 novembre 2019

Nidi di patate con lenticchie e cotechino

Nidi di patate con lenticchie e cotechino





Per i nidi di patate ( x 5/6 persone)

  • 500 g patate a pasta gialla
  • 3 tuorli
  • 40 g di burro fuso
  • 50 g di rodez grattugiato (potete usare il formaggio grattugiato che più vi piace)
  • 40 g latte
  • sale q.b.
  • pepe q.b.


Per le lenticchie

  • 300 g lenticchie (precotte o secche)
  • 1 aglio
  • 3 cucchiai di polpa di pomodoro o 4 pomodorini privati del seme
  • 1 piccola costa di sedano
  • acqua q.b.
  • sale q.b.


Cotechino

  • 1 Cotechino precotto


Decorazione

  • rametti di rosmarino fresco


Questa ricetta è pensata per il veglione di Capodanno, quindi i procedimenti sono pensati per consumare il piatto la sera. 
Se doveste farlo in altro periodo, regolatevi con i procedimenti in base a quando dovreste consumarlo.
Come prima cosa se usate le lenticche da tenere in ammollo, fatelo la mattina, immergendole in acqua tiepida. 
Nel pomeriggio potete iniziare a cucinarle, scolate l'acqua usata per ammorbidirle e sciacquatele, se usate lenticchie precotte o che non vanno tenute in ammollo, passate direttamente a questo step. 
Ponete le lenticchie in una pentola, riempirle di acqua fino a ricoprirle interamente, ed aggiungete 2 dita di acqua in più, ora cuocete a fiamma bassa, quando sono quasi cotte le lenticchie, aggiungete l'aglio, la costa di sedano, i pomodorini, e il sale e completate la cottura. 
Quando sono pronte, mettetele da parte e procedete con la ricetta.
Lessate le patate fino a quando i rebbi della forchetta entreranno facilemente senza fare resistenza, questo indicherà che le patate sono pronte. 
Lasciatele raffreddare.
Eliminate la buccia e passatele allo schiacciapatate per ottenere una purea.
Inserite ora tutti gli ingredienti e mescolate con una forchetta o una spatola.
Se il composto dovesse risultare molto denso, aggiungere pochissimo latte, giusto il quantitativo per ammorbidirlo un pò. 
Deve essere un composto che possa uscire dal beccuccio di una sac a poche facilmente.
Trasferire il composto nella sac a poche avendo preventivamente inserito un beccuccio a stella grande, prendete ora una teglia e rivestitela di carta forno, potete ora formare i nidi di patate, aiutatevi con un coppapasta rotondo di 10 cm, formate la base, e create poi la parete.
Rimuovete il coppapasta e formate gli altri nidi fino a terminare il composto.
Cuocete a 180 ° C. in forno preriscaldato per 20 minuti, ma i forni non sono tutti uguali, dovranno brunire leggermente sulla superficie.



Cuocete il cotechino secondo indicazioni della confezione.
Quando sarà pronto tutto, potete assemblare il piatto. 
Portate con una spatola i nidi di patate nei piatti con cui andrete a servirli ai commensali, aggiungete le lenticchie fino a riempire i vostri nidi, aggiungete dei tocchetti di cotechino e per decorare appoggiate sulla superficie un rametto di rosmarino fresco.